Reseña. Voces e identidades exocanónicas (1880-1920): recuperando (auto) narrativas femeninas de los márgenes

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DOI:

https://doi.org/10.12795/RICL.2020.i23.21

Resumen

Questo volume ha il merito di ricostruire una mappa di opere di varia natura di autrici che, nonostante il loro indiscusso valore, si distinguono per essere state estromesse dal canone letterario del novecento europeo e non solo. Lo sforzo inclusivo e di ricostruzione di un panorama letterario seriamente menomato nasce dall’esigenza di recupero di un inestimabile patrimonio di scrittura al femminile che ha subito un processo di rimozione che va dall’oblio all’ostracismo.

Il volume mette a fuoco il periodo storico tra la fine dell’ottocento e le prime due decadi del 900, un contesto nel quale diventa rilevante la questione femminile. Infatti, l’arrivo del nuovo secolo portava con sé la promessa di una vera emancipazione e la “Donna Nuova” guardava con energia e vitalità ai cambiamenti in atto nella speranza di uscire per sempre dall’ombra della storia scritta dagli uomini per gli uomini. In questi anni le donne cercano di emergere nella politica e nella società e in campo letterario assistiamo ad una vera e propria esplosione di scritture espresse in una produzione ingente di opere che utilizzano soprattutto, ma non solo, la biografia e l’auto-narrazione come trama di riferimento della soggettività femminile. Scrittrici che scelgono il mascheramento, l’assunzione di pseudonimi spesso maschili o l’abbigliamento maschile, o l’adozione di un alter ego, per poter accedere al mondo precluso della letteratura e dell’arte: un cavallo di Troia che funziona perché queste donne, pur faticosamente, riescono a ritagliarsi spazi di indipendenza, viaggiano, scrivono, affermano la loro autonomia dai modelli imposti. Tuttavia, il discorso storico dominante è da sempre di segno maschile e immediatamente viene messa in atto un’opera di cancellazione sistematica che finisce nel più grande atto di ridimensionamento nella storia della critica letteraria mondiale: sono centinaia le emarginate, le estromesse, le dimenticate della letteratura europea e internazionale.  Autrici delle quali spesso sappiamo poco o nulla e che abbiamo il piacere di scoprire e conoscere in questo volume che abbraccia due periodi distinti nonché fondamentali per la letteratura al femminile e femminista, la fine dell’Ottocento e le prime due decadi del ‘900. Nell’ultima parte del volume si volge lo sguardo verso oriente per allargare la prospettiva verso le più escluse fra le escluse, le scrittrici asiatiche. Una panoramica inedita che ci traghetta verso narrazioni originali e ancor meno conosciute.

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Biografía del autor/a

Giulia Di Santo, Universidad de Salamanca

Estudiante de Doctorado - Filología Italiana

Publicado

2020-12-07

Cómo citar

Di Santo, G. (2020). Reseña. Voces e identidades exocanónicas (1880-1920): recuperando (auto) narrativas femeninas de los márgenes. Revista Internacional De Culturas Y Literaturas, (23), 273–279. https://doi.org/10.12795/RICL.2020.i23.21
Recibido 2020-09-23
Aceptado 2020-10-31
Publicado 2020-12-07
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