LAURA NUDA: UN INTENSO RITRATTO FEMMINILE NEL CINEMA ITALIANO DEGLI ANNI SESSANTA
DOI:
https://doi.org/10.12795/RICL.2014.i15.20Palabras clave:
Laura Nuda, Nicolò Ferrari, cinema italiano, censuraResumen
Quando, nel 1961, uscì Laura nuda di Nicolò Ferrari (1927-2008), il giovane regista era considerato una delle maggiori promesse del cinema italiano dell’epoca e il suo film, destinato probabilmente a rappresentare l’Italia al festival di Cannes di quell’anno, avrebbe dovuto consacrarne definitivamente la fama già acquisita come apprezzato aiuto di Rossellini, Antonioni e Bolognini ed eccellente documentarista. La storia di Laura, raffinato quanto difficile ritratto psicologico di una figura complessa di donna, per la delicatezza dei temi trattati, considerati scabrosi, però entrò nel mirino della censura, finendo per essere boicottato e dimenticato, dopo essere stato proiettato in condizioni di semiclandestinità.
Abstract
When, in 1961, Nicolò Ferrari's Laura Naked (1927-2008) was released, the young director was considered one of the greatest promises of Italian cinema of the time and his film, probably destined to represent Italy at the Cannes film festival. year, he should have definitively consecrated the fame already acquired as an appreciated help of Rossellini, Antonioni and Bolognini and an excellent documentary maker. The story of Laura, as refined as it is difficult psychological portrait of a complex figure of a woman, due to the delicacy of the issues treated, considered gory, however, entered the crosshairs of censorship, ending up being boycotted and forgotten, after being projected in conditions of semi-clandestine.
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