Due pittrici greche nel De mulieribus claris (II): Irene

Autori

  • Francisco José Rodríguez Mesa Universidad de Córdoba

Parole chiave:

Boccaccio; De mulieribus claris; donne nel Medioevo; letteratura esemplare femminile; artiste nel Medioevo

Abstract

Fra le centosei biografie muliebri che compongono il De mulieribus claris di Giovanni Boccaccio si annoverano quelle di un certo gruppo di donne che spiccarono per la loro saggezza o per il loro virtuosismo in diverse arti. All’interno di questa categoria, il certaldese narra brevemente il talento di due pittrici che vissero nella Grecia dell’Antichità: Tamari, figlia di Micone (capitolo LVI), e Irene, figlia di Cratino (LIX). Il presente articolo – secondo di due studi che prendono in analisi le due vite suddette – studia le particolarità del capitolo dedicato a Irene (LIX) analizzando le fonti utilizzate dall’autore e la struttura della vita alla luce degli schemi narrativi usati dal certaldese. 

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Pubblicato

2021-07-05

Come citare

Francisco José Rodríguez Mesa. (2021). Due pittrici greche nel De mulieribus claris (II): Irene. Futhark. Revista De Investigación Y Cultura, (14). Recuperato da https://revistascientificas.us.es/index.php/futhark/article/view/17645

Fascicolo

Sezione

Artículos
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  • Abstract 106
  • pdf (Español (España)) 132