Lo strappo nella coscienza del lettore (spettatore) in Pirandello (e Pasolini)
Palabras clave:
Pirandello – Il Fu Mattia Pascal – Uno, Nessuno E Centomila – Modernismo – Romanzo Del 900 – Pasolini – Postmodernismo – Cinema – Cortometraggio – Rapporti Tra Cinema E Letteratura – Modelli NarrativiResumen
Il presente saggio intende, da un lato, confermare l’importanza critica della figura di Pier Paolo Pasolini come uno dei principali rappresentanti di un
certo tipo di sensibilità postmoderna in ambito italiano e, dall’altro, liberare in qualche modo la figura di Luigi Pirandello dall’etichetta di innovatore nel contenuto, ma non nella forma. Nel corso dello spazio dedicato dal presente studio all’influenza di quest’ultimo sull’opera pasoliniana si cercherà pertanto di dimostrare come quest’autore - pur appartenendo senza dubbio all’orizzonte modernista - non sia un ‘modernista autoritario’. Se è pur vero, infatti, che i suoi personaggi non attraverseranno mai la soglia che le sue opere hanno contribuito ad aprire, è altrettanto vero che da parte loro non vi sarà neppure un ritorno all’ordine costituito. La parte rimanente della loro esistenza avrà luogo in una sorta di altrove, in una zona liminale comunque vicina a quegli orizzonti che hanno contribuito a dischiudere, e che spetterà poi ai personaggi figli della narrativa postmoderna esplorare. La presente analisi si basa soprattutto su Il fu Mattia Pascal, per quanto concerne Piran- dello, e su Che cosa sono le nuvole, cortometraggio contenuto nel film a episodi Capriccio all’italiana [1968], per quanto riguarda Pasolini.
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